L’evasione non è più tollerabile. È dietro le nostre spalle, ma noi non lo vediamo più». 152, euro 15)Nel finale del libro scopriremo poi che soltanto negli ultimi quattordici anni questa ombra di cui pensavamo di poterci liberare ci è costata mille miliardi di euro in interessi. Salvatore Rossi presidente di Tim; è stato direttore generale della Banca d’italia Nel denunciare il declino, che esiste ed è ben documentato nel volume, si finisce infatti spesso con il sottovalutare ciò che resta delle due grandi espansioni economiche e civili del nostro Paese, identificate da Rossi nel periodo della Belle epoque, (il quindicennio 1898-1913) e in quello del «miracolo» del dopoguerra (dal 1948 al 1973). Dissimula il proprio patrimonio». Ferruccio De Bortoli vita privata: anni, altezza, peso, moglie, figli. Il valore aggiunto aumenta — e con esso salari e stipendi — se ci sono investimenti, tecnologie, innovazione e, soprattutto, un capitale umano meglio preparato. Ferruccio de BortoliLa concorrenza è una vittima collaterale della pandemia, si è fatto di tutto per ridurla e comprimerla in molti settori. Discorso amaro, spiacevole. Riceverai direttamente via mail la selezione delle notizie più importanti scelte dalle nostre redazioni. De Bortoli dà voce a quel “discorso di verità” che il Paese troppo spesso si è negato. «Incontra uno strano personaggio che si offre di regalargli una borsa magica da cui potrà estrarre tutte le monete d’oro che desidera. E capiremo così perché i nostri due autori ci girano sempre intorno, mentre tentano di definire una sorta di «stato dell’Unione», di fotografia delle condizioni del nostro Paese, della sua crisi, stagnazione, declino o decadenza che dir si voglia. Esce giovedì 12 novembre in libreria il nuovo libro di Ferruccio de Bortoli Le cose che non ci diciamo (fino in fondo), edito da Garzanti (pagine 151, euro 16), nel quale l’autore analizza i punti deboli del sistema politico ed economico del nostro Paese che esigono interventi coraggiosi. L'ex direttore del Corriere della Sera Ferruccio de Bortoli presenta in anteprima il suo nuovo libro: «Poteri forti (o quasi). Perché «sta in noi», come diceva un maestro e un mentore di entrambi, Carlo Azeglio Ciampi. Lo stato del tuo abbonamento #PLACEHOLDER# è sospeso. Peter Schlemihl, protagonista di un romanzo ottocentesco non molto noto di Adelbert von Chamisso, poeta e botanico tedesco, è un ragazzo povero che dalla campagna si reca in città per far fortuna. La concorrenza è una vittima collaterale della pandemia, si è fatto di tutto per ridurla e comprimerla in molti settori. Perché ibrida il genere tradizionale della saggistica, La dose di autocritica più coraggiosa, visto che proviene da due esponenti di primo piano dell’establishment nazionale, «Non pensi — chiede de Bortoli a Rossi — che questo modo di ragionare dell’intellighenzia europeista, un po’ esclusivo, Così questa riflessione non si conclude consigliando all’Italia, Nel denunciare il declino, che esiste ed è ben documentato nel volume, Nel capitolo da lui titolato «Breve storia dell’ipotetica decadenza italiana», «It’s the economy, stupid», diceva uno slogan di successo di Bill Clinton. Ed è il dato che riassume, impietosamente, tutti i nostri ritardi. Ostenta la propria agiatezza. Vi siete/ci siamo riconosciuti in Peter, noi italiani ingannati dall’incantesimo della sovranità monetaria, le cui sirene cantano ancora? Lo stato del tuo abbonamento #PLACEHOLDER# è sospeso. Il presente e il futuro delle nostre famiglie, di noi stessi. «Non pensi — chiede de Bortoli a Rossi — che questo modo di ragionare dell’intellighenzia europeista, un po’ esclusivo, da addetti ai lavori, abbia acceso inavvertitamente un spirito popolare di rivalsa, una risposta identitaria, impropriamente patriottica», finendo così per gonfiare le vele del populismo? Dove si annida, allora, il nostro «male oscuro»? Viviamo sotto l’influsso di potenti analgesici che ristorano in parte il presente. Inutile illudersi che con i fondi europei, ammesso che sapremo spenderli con efficacia pensando al futuro dei nostri figli e non alle richieste delle tante corporazioni che ammorbano il nostro Paese, si riescano a ridurre le tasse. A fine anno saranno intorno ai 200 miliardi. È il nuovo libro di Ferruccio de Bortoli Le cose che non ci diciamo (fino in fondo), edito da Garzanti, ideale seguito del precedente Ci salveremo. Ferruccio de Bortoli è editorialista del «Corriere della Sera», che ha diretto per due volte; è presidente di Vidas e di Longanesi. Ha diretto anche «Il Sole 24 Ore». Dunque, inutile promettere che salveremo tutte le imprese. Come la produttività, non piace: ha una valenza infida. 29 Luglio, 2020 29 Luglio, 2020 Gianvito Pugliese 0 Commenti Berluconi-Calderoli, Corriere del Messogiorno, Corriere della Sera, Ferruccio De Bortoli, La grande balla, Martino Bonomo, Paolo Mieli, Roberto Napoletano, Sole 24 ore. GP. Il vicepresidente di Assolombarda Antonio Calabrò e Ferruccio de Bortoli chiudono i dialoghi su di noi di Fondazione Corriere della Sera domandandosi se la tragedia del virus, dopo aver rivelato la fragilità della nostra società, non possa diventare, paradossalmente, un … La si scambia per cottimo e sfruttamento. di Ferruccio De Bortoli Devo ai lettori del Corriere, una meravigliosa comunità civile, un piccolo rendiconto della mia seconda direzione. E soprattutto italiani. Ma gli chiede in cambio la sua ombra». News e ultime notizie oggi da Italia e Mondo. Un libro singolare, il loro. Il risultato sono imprese sempre più piccole dei loro concorrenti esteri, un «miserando primato negativo» nel tasso di occupazione, dovuto in gran parte al fatto che solo da noi lavora meno di una donna su due. Costi quel che costi. Durante la trasmissione di ieri sera, “Otto e mezzo”, Lilli Gruber mi ha chiesto come voterò al prossimo referendum sulla riforma che porta il nome del ministro Maria Elena Boschi, presente in studio. Oggi sì. All’editoriale Corriere della Sera fui assunto, giovanissimo praticante, la prima volta nell’ottobre del ‘73. «Una sfida che abbiamo stabilmente perduto è quella di costruire grandi gruppi internazionali, globali. CORRIERE DELLA SERA; opinioni; Il capitale umano da tutelare per Draghi: giovani, donne, formazione. Poco dopo, mentre conseguiva la laurea in Giurisprudenza presso la Statale di Milano, è passato al Corriere di Informazione. «L’ombra è il debito pubblico. Il rischio vero che corriamo, però, è quello di una sorta di «clausura mentale», ovvero l’incapacità di tenere insieme emergenza e prospettive del Paese. Viviamo sotto l’influsso di potenti analgesici che ristorano in parte il presente, ma forse annebbiano — il che è peggio — la nostra percezione del futuro. di Ferruccio de Bortoli e Salvatore Rossi (il Mulino, pp. 152, euro 15). Meno. Dal 2015 è presidente della casa editrice Longanesi e della associazione Vidas. «La ragione e il buonsenso» (il Mulino, pp. Il giornalista è nato il 20 maggio 1953 a Milano, sin da ragazzo ha manifestato la sua grande passione per il giornalismo. Non ce ne accorgiamo. La sincerità e il realismo sono indispensabili nella ricerca di strumenti adeguati per garantire la mobilità e la riqualificazione dei lavoratori, la dignità dei quali si rispetta di più non illudendoli. «C’è del vero in quel che dici, ahimè — ammette Rossi —. Tenerle in vita a dispetto delle logiche di mercato, sapendo che non avrebbero resistito comunque, sottrae risorse a chi ha un futuro in settori più avanzati. Alcuni lo misurano sulla propria pelle. «Ha offerto grandi guadagni di crescita e di produttività, e l’Italia non ne ha saputo approfittare». Del resto, facciamo di tutto per mandarli via i giovani. Non illudiamoci che le risorse siano infinite. Ferruccio de Bortoli da Lilli Gruber. Questa volta l’ex direttore de Il Corriere della Sera, Ferruccio de Bortoli, ha perso la pazienza.Messa da parte la sua tradizionale felpata bonomìa, … La cassa integrazione, pur opportunamente prorogata, non è eterna. Esce giovedì 23 gennaio La ragione e il buonsenso. Nato Milano nel 1953, Ferruccio de Bortoli è attualmente editorialista del «Corriere della Sera», del quale è stato direttore per due mandati. Ha diretto anche «Il Sole 24 Ore». Sarà il giornalista Ferruccio De Bortoli, già direttore del Corriere della Sera, ad aprire oggi, lunedì 5 ottobre, alle 17.30, il ciclo di conferenze promosso [...] Leggi l'articolo completo: La vita dopo il Covid, webinar con De Bo...→ #De Bortoli; #Ferruccio De Bortoli Né si può far credere che lo Stato sia in grado di fare tutto: sussidiare, integrare ed essere, all’occorrenza, l’imprenditore di ultima istanza che, per ragioni sociali, smette di leggere un bilancio e di guardare alla sostenibilità economica di un’attività. Salvatore Rossi è presidente di Tim; è stato direttore generale della Banca d’italia. The rumor circulates with insistence in the last hours in the City Milanese. Ma specularmente alla sopravvenuta insofferenza di molti italiani per il vincolo esterno si è diffuso tra molti europei del Nord il sospetto che gli italiani vogliano ridiscutere quel vincolo, perché desiderosi di tornare a fare le cicale in piena libertà». Appunti per una riscossa civica del 2019. Non illudiamoci che le risorse siano infinite. Ferruccio De Bortoli lascia il Corriere della Sera. 08 aprile 2011 Il divorzio tra Ferruccio De Bortoli e il Corriere della Sera, o meglio il suo azionista principale, la Fiat, è storia di mesi. Could it be true? Abbiamo un’aspettativa di vita alla nascita tra le più alte del mondo, e siamo tra i popoli che consumano meno antidepressivi e con il più basso tasso di suicidi. di Ferruccio de Bortoli | 06 febbraio 2021. Conversazione patriottica sull’Italia di Ferruccio de Bortoli e Salvatore Rossi (il Mulino, pp. È stato caporedattore dell’Europeo e del Sole 24 Ore prima di tornare, nell’aprile del 1987, al Corriere come caporedattore dell’economia e commentatore economico. E se noi dovessimo ritrovarci, come è accaduto nel 2011, in balia dei mercati, scivoleremmo facilmente in una deriva sudamericana. Non abbiamo il coraggio di ammettere che, nella seconda ondata della pandemia, la salute conta sempre, certo, tantissimo — e ci mancherebbe — ma meno che in primavera. Dal 2015 è presidente della casa editrice Longanesi e della associazione Vidas. Le bugie pietose non curano i malati. Un privilegio inestimabile. Grazie alla Banca centrale europea che acquista gran parte dei titoli del nostro debito pubblico. All’interno, la rubrica «Il punto», a cura di Paolo Pagliaro. E qui ci diciamo fino in fondo una cosa che ancora oggi è un tabù. Ferruccio De Bortoli, classe 1954, ha diretto il Corriere della Sera per 12 anni, dal 1997 al 2003 e poi di nuovo dal 2009 a oggi, entrambe le volte succedendo a Paolo Mieli.
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